7 Gennaio 2021    Adriano Didonna

A poco più di dieci giorni dalla messa online del nostro questionario, presentiamo i primi risultati della nostra indagine. Finora hanno risposto al questionario 169 utenti, dei quali 150 sono cittadini di uno dei quattro comuni partner del progetto (Conversano, Mola di Bari, Monopoli e Polignano a Mare) oppure di paesi limitrofi. Ai fini della nostra analisi terremo conto solo di questi 150.

Nel campione statistico individuato, abbiamo rilevato una forte predominanza di donne (67%) rispetto agli uomini (33%); in media l’età di chi ha partecipato all’indagine è compresa tra 40 e 60 anni.

In linea con la nostra tradizionale dieta mediterranea, la maggior parte degli intervistati ha  dichiarato di consumare ortaggi quotidianamente (35,6%) o comunque frequentemente (23,5%), preferendo nettamente il consumo di prodotti stagionali: circa l’82% degli intervistati, infatti, si dichiara attento alla stagionalità del prodotto al momento dell’acquisto.

Ma dove vengono acquistati prevalentemente i prodotti orticoli? Abbiamo chiesto agli intervistati di indicarci uno o più luoghi in cui solitamente acquistano ortaggi: abbiamo rilevato una netta prevalenza del canale “fruttivendolo” (circa 41% di preferenze), a fronte del “supermercato” (30%), “negozi di articoli biologici” (6%) o “direttamente dall’agricoltore” (19%). La percentuale restante degli intervistati (4%) ha dichiarato di avvalersi di produzione propria o di acquistare tramite altri canali, come ad esempio i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).

Abbiamo inoltre voluto chiedere ai nostri utenti quale fattore fra stagionalità, provenienza, prezzo e appartenenza del prodotto a marchi registrati influenza maggiormente le loro scelte di acquisto di prodotti orticoli. È emerso che stagionalità e provenienza sono i fattori che influenzano maggiormente l’acquisto, meno influenti risultano invece il prezzo e, infine, l’appartenenza del prodotto a marchi registrati.

Infine, la nostra indagine è volta a valutare la conoscenza di prodotti orticoli tradizionali del nostro territorio e di canali di distribuzione di “filiera corta” o GAS da parte dei consumatori. Circa il 55% degli intervistati ha dichiarato di conoscere almeno un prodotto orticolo tipico del proprio territorio; in particolare, cime di rapa, patate, barattieri, pomodori, fagiolini e carote (queste ultime specialmente nel territorio di Polignano a Mare) sono stati gli ortaggi più indicati da parte dei nostri intervistati.

Più interessanti sono, a nostro avviso, i dati raccolti in merito alla conoscenza di realtà che utilizzano come canale di vendita la “filiera corta” oppure di GAS nel comune di appartenenza: in entrambi i casi la maggior parte degli intervistati (rispettivamente 71,8% e 89,3%) ha dichiarato di non conoscere o di non aver mai utilizzato questi canali di distribuzione.

Fortunatamente a questi dati però non si accompagna un totale disinteresse da parte dei consumatori verso tali canali di distribuzione; infatti risulta che il 96,6% degli intervistati è interessata e propensa all’acquisto di prodotti a km 0 direttamente dall’agricoltore.

Quindi, seppur i nostri intervistati hanno dichiarato di acquistare più spesso i prodotti orticoli dal fruttivendolo o dal supermercato, è evidente il loro interesse per i prodotti a km 0 acquistabili direttamente dall’agricoltore.

Perché si riscontra questa differenza di comportamento?

Riteniamo che il principale problema per i nostri intervistati sia proprio quello di non conoscere o di non aver facile accesso a canali di distribuzione a filiera corta.

Il progetto “La Compagnia del Carosello” assume dunque un ruolo rilevante in questo scenario: uno dei nostri obiettivi è, infatti, riavvicinare l’orto alla tavola, l’agricoltore al consumatore e sensibilizzare la comunità affinché questo avvenga al più presto.

A proposito di comunità, per ultimo abbiamo rilevato che quasi la totalità dei nostri intervistati (92,6%) non ha mai sentito parlare di “Comunità del Cibo”. Per questo, uno dei nostri prossimi obiettivi sarà approfondire con i nostri utenti questo argomento focalizzandoci sui vantaggi della costituzione di una “Comunità del Cibo” per il nostro territorio.

Nell’attesa, qui potete trovare il nostro questionario d’indagine, da compilare e far compilare a tutti i vostri conoscenti: https://forms.gle/ZUsjJjjGqYvCpJVj9.

Vi ringraziamo per l’aiuto!