12 Ottobre 2020    Pietro Santamaria

Nel 2018 l’Italia vantava 5.056 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT, prodotti “le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo” e “praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali e protratte nel tempo, comunque per un periodo non inferiore ai venticinque anni”). La Campania era la regione italiana con il numero più alto di PAT (515), seguita dalla Toscana (461) e dal Lazio (409). L’elenco comprende numerose risorse genetiche vegetali e in particolare varietà locali, consumate tal quali o come ingrediente di prodotti gastronomici. I PAT possono diventare un’utile leva per la promozione dei territori e dell’agricoltura italiana.

Fin qui il riassunto di una rassegna pubblicata sulla rivista Italus Hortus. È sui PAT a base di ortaggi che punta questo progetto. I PAT dei comuni di Conversano, Mola, Monopoli e Polignano.

La rassegna può essere richiesta agli autori.

RENNA M., SIGNORE A., SANTAMARIA P., 2018. I prodotti agroalimentari tradizionali (PAT), espressione del territorio e del patrimonio culturale italiano. Italus Hortus 25 (2), 1-13 (Review n. 35).