24 Marzo 2021    Adriano Didonna

La prossima tappa del nostro viaggio tra i comuni a sostegno dell’agrobiodiversità e della Comunità del Cibo ci porta a Mola di Bari, dove i soggetti delle nostre “Cartoline dell’Agrobiodiversità” sono la varietà locale “Pomodoro di Mola” e il “Carciofo locale di Mola”, che sarà il protagonista di questo nostro approfondimento.

La varietà diCarciofo (Cynara cardunculus L. subsp. scolymus (L.) Hayek) ‘Locale di Mola’ è rappresentante di una delle tipologie di carciofo, quella Catanese, tra le più coltivate in Italia, nonostante la sua coltivazione sia soprattutto in Puglia e Sicilia.

La storia del carciofo in Puglia è strettamente legata agli agricoltori del comune di Mola di Bari. Qui, le prime coltivazioni di carciofo comparvero negli anni immediatamente successivi alla fine della prima Guerra Mondiale e, fino al 1950, in Puglia la coltivazione del carciofo era concentrata per circa il 50% nelle campagne molesi. 

Successivamente, alcuni molesi iniziarono a coltivare il carciofo nelle nuove aree irrigue delle province di Brindisi e Foggia, favorendo la diffusione del Carciofo locale di Mola.

Difatti il Carciofo locale di Mola, nonostante il nome che ne richiama il forte legame col territorio, è attualmente quasi scomparso dalle campagne molesi, se non per poche decine di ettari di terreno sparse per il territorio. Infatti, negli anni, si è registrato un rapido declino di questa produzione tipica, dovuto ai gravi fenomeni di avvizzimento delle piante, a causa dell’azione del fungo Verticillium dahliae Kleb., e al peggioramento della qualità del terreno, derivante dal ripetuto utilizzo dell’acqua salmastra per l’irrigazione dei campi.

La tipologia Catanese e il ‘Locale di Mola’ restano comunque, grazie alla sua grande diffusione nelle aree meridionali, la varietà di carciofo più studiata al mondo. L’attività di ricerca svolta su questa varietà di carciofo ha permesso la produzione di un vastissimo know-how, che si è tradotto, tra le altre cose,  nella progettazione di una evoluta tecnica di coltivazione, divenuta modello di riferimento anche per altre aree di produzione, nazionali ed estere. 

Oltre l’interesse accademico e scientifico, il Carciofo locale di Mola resta uno degli ortaggi più importanti per la nostra alimentazione, essendo protagonista di molteplici piatti tipici della tradizione come, ad esempio, i carciofi “a gratin”, i carciofi fritti, ripieni oppure i famosissimi carciofini sott’olio, tipica conserva mediterranea.

Per noi è fondamentale tramandare le conoscenze di questa importantissima coltura locale, per valorizzarne le proprietà e, soprattutto, le origini molesi. Per questo abbiamo deciso di rendere protagonista delle nostre Cartoline dell’Agrobiodiversità il Carciofo locale di Mola, affinché non ne venga disperso alcun frammento di memoria.