25 Febbraio 2021    Alessandra Spagnulo

Dal 2015 la ‘Carota di Polignano’ è stata inserita nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed è stata scelta dalla Compagnia del Carosello come soggetto di una delle due “Cartoline dell’Agrobiodiversità” previste per il Comune di Polignano a Mare, Territorio a sostegno dell’Agrobiodiversità e Comunità del Cibo. 

Abbiamo scelto di utilizzare la ‘Carota di Polignano’, nota anche come Carota giallo-viola di Polignano e Bastinaca di San Vito, proprio per rappresentare Polignano a Mare, poiché questo ortaggio si coltiva quasi esclusivamente in questa zona della Puglia, occupando circa 20 ettari dell’omonima cittadina, il che la rende simbolo dell’agrobiodiversità orticola locale. 

La carota (Daucus carota L.) è uno degli ortaggi più comuni nel mondo, la cui raccolta si concentra nel periodo che va da dicembre a marzo-aprile, ed è principalmente conosciuta e commercializzata di colore arancione. Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali e dell’ Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA-CNR) ha analizzato la storia e la tecnica colturale della ‘Carota di Polignano’ e ne ha caratterizzato il profilo di qualità, rispondendo ad un importante interrogativo.

In cosa si differenzia la ‘Carota di Polignano’ dalla carota arancione commerciale?

Innanzitutto per l’aspetto: a differenza della carota commerciale arancione, il colore esterno della radice della ‘Carota di Polignano’ mostra un’ampia variabilità cromatica, andando dal giallo pallido al viola scuro, mentre quello interno può andare dal giallo chiaro all’arancione chiaro. 

Ma oltre al suo colore variegato, la particolarità della ‘Carota di Polignano’ è sicuramente da ricercare nelle sue caratteristiche nutrizionali. A differenza della carota commerciale, infatti, appare ridotto il contenuto totale di zuccheri (inferiore del 22%) mentre risulta maggiore l’attività antiossidante che, soprattutto nella radice di colore viola, è circa quattro volte superiore rispetto alla carota commerciale. Ciò è da ricercare nel maggior contenuto di importanti composti antiossidanti, tra cui spiccano gli antociani, pigmenti colorati responsabili della colorazione blu-viola di alcune radici, che uniscono alla capacità antiossidante una buona capacità antinfiammatoria. Inoltre, nella ‘Carota di Polignano’ viola risulta maggiore il contenuto in fenoli (3 volte superiore),  carotenoidi totali (3,5 volte superiore) e Ꞵ-carotene (+37%) rispetto alla carota commerciale. 

Estremamente interessante nella ‘Carota di Polignano’ è anche il ridotto contenuto in nitrati, composti che possono rappresentare una minaccia per la salute umana in quanto in parte trasformati in nitrosamine, composti associati a diversi tipi di cancro. Nella ‘Carota di Polignano’ il contenuto di nitrati è circa il 50% in meno rispetto alla carota commerciale.

Per tutte queste ragioni, la ‘Carota di Polignano’, soprattutto quella viola, presenta un elevato valore nutrizionale e sembra particolarmente indicata per soddisfare la crescente richiesta di alimenti funzionali. 

Oltre alle interessanti caratteristiche nutrizionali, abbiamo scelto di utilizzare la ‘Carota di Polignano’ come protagonista delle nostre ‘Cartoline dell’Agrobiodiversità’ poiché è considerata una risorsa genetica autoctona regionale a rischio di erosione, il che la rende parte del nostro patrimonio di agrobiodiversità locale da tutelare. Inoltre, il recupero e la valorizzazione di questo ortaggio sono essenziali per portare avanti una tradizione ormai centenaria e per recuperare la cultura legata alla semina e raccolta di questo ortaggio.

Bibliografia
Cefola M., Pace B., Renna M., Santamaria P., Signore A.,  Serio F. (2012). Compositional analysis and antioxidant profile of yellow, orange and purple Polignano carrots. Italian Journal of Food Science, 24, 284–291.