6 Aprile 2021    Alessandra Spagnulo

Girovagando tra le masserie dell’agro pugliese, curiosando tra le volte dei trulli o ammirando le pareti delle case di campagna, ancora oggi possiamo trovare appesi dei grappoli di pomodoro della varietà Regina legati insieme da un filo di cotone, che ne dipingono le pareti bianche, segno che la tradizione contadina è ancora intatta, come se il tempo si fosse fermato.

Il Pomodoro Regina, il cui nome si ispira alla forma a coroncina del peduncolo, è una varietà di pomodoro coltivata in Puglia principalmente nelle aree agricole costiere tra Monopoli, Fasano ed Ostuni. La varietà Regina è legata alla tradizione contadina dei “pomodori appesi” (pomodori da serbo), in cui le bacche di pomodoro sono tenute insieme tra loro con un filo di cotone a livello del peduncoli, a formare dei grappoli (ramasole) che possono essere conservati appesi, appunto, per parecchi mesi. Questa antica e suggestiva forma di conservazione fa sì che il pomodoro, raccolto nei mesi estivi, possa essere conservato “appeso” fino al termine dell’inverno, garantendo un approvvigionamento di pomodoro nei mesi freddi. 

Ma come fa questa varietà ad essere conservata per tutti questi mesi?

La risposta è da ricercare nelle caratteristiche peculiari del Pomodoro Regina: le bacche sferiche e di colore rosso intenso hanno una buccia molto spessa e coriacea che protegge il pomodoro aumentandone la conservabilità e la resistenza all’ambiente. L’antica pratica di utilizzare per l’irrigazione l’acqua salmastra proveniente dalle falde, diffusa nei campi del litorale pugliese, è anche una delle ragioni alla base della particolare sapidità del Pomodoro Regina, estremamente gradita dai consumatori. 

Grazie al progetto BiodiverSO e tramite l’attività di ricerca dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR, è stato caratterizzato il profilo qualitativo del Pomodoro Regina: alte concentrazioni di tocoferoli, licopene e acido ascorbico lo rendono un alimento ricco di antiossidanti naturali che, insieme al ridotto contenuto di zuccheri, fanno sì che questa varietà possa essere considerata estremamente interessante dal punto di vista nutrizionale, considerando che il profilo qualitativo è  bilanciato anche dopo un lungo periodo di conservazione. Tali peculiarità sono strettamente legate all’area geografica in cui è coltivata questa varietà, il che rende il Pomodoro Regina, un prodotto unico “Made in Puglia”.

La radicata tradizione contadina locale e la peculiarità di questa varietà di Pomodoro hanno fatto sì che la varietà Regina venisse scelta dalla campagna pubblicitaria promossa da PugliaPromozione tramite l’hashtag #WeAreinPuglia che potete visionare qui. Lo spot, dal 2019, anno in cui è uscito, ad oggi, conta 1.260.515 visualizzazioni e si fa portavoce dello slogan “La Puglia che non ti aspetti, anche a Natale”. Le immagini, i colori e una signora che lega i “pomodori della Regina” sono i protagonisti del video che ha tutto il profumo della Puglia e delle sue tradizioni contadine, intime, calde ed accoglienti.  

Sono queste tradizioni l’essenza pugliese che, insieme alle nostre meraviglie agricole ed agronomiche, sono gioielli da preservare e tutelare; questa idea si sposa perfettamente con la mission della Compagnia del Carosello che ha  scelto  il Pomodoro Regina come soggetto delle Cartoline dell’Agrobiodiversità per tutte queste ragioni. Insieme al Barattiere, rappresentano i Prodotti Agroalimentari Tradizionali scelti per rappresentare il Comune di Monopoli, eletto Territorio a Sostegno dell’Agrobiodiversità e Comunità del Cibo, insieme ai Comuni di Mola di Bari, Conversano e Polignano a Mare.