1 Marzo 2021    Pietro Santamaria

È venuto alla luce da pochi giorni il nuovo prodotto editoriale di Città NostraSan Michele e la Civetta – Storia e storie di Mola.

La nuova rivista, intitolata coi due simboli storici di Mola, è dedicata alla storia del nostro paese. Storia da intendersi in modo ampio. A fianco alla narrazione di frammenti di quella Storia che trova posto nei testi di studio, si raccontano le storie di donne e di uomini e della loro palpitante vita quotidiana, che andrebbe persa per sempre se non fosse fissata sulla carta. Questo è l’intento principale di San Michele e la Civetta, sostenuto dall’aspirazione a contribuire alla costruzione dell’identità comunitaria di Mola.

Va subito detto che, in questa rivista, gli argomenti sono trattati approfonditamente e, pertanto, non vi trovano spazio la cronaca recente, l’attualità, anche se i diversi articoli contribuiscono a farci riflettere sulla situazione attuale, su come ci siamo arrivati, sui perché Mola e i molesi sono oggi così.

Come si può vedere dall’indice, San Michele e la Civetta è suddivisa in tre parti. La prima, dedicata in questo primo numero ai due simboli che danno il titolo alla rivista, tratta del Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo di recente restaurato, dei pellegrinaggi verso di esso (inclusi quelli dei molesi), dei cambi e delle modificazioni nel tempo dei due simboli ufficiali, e include pure la storia di una frode scoperta proprio grazie al simbolo “sbagliato” della carta intestata del comune.

La seconda parte, la più corposa, si apre con un saggio sulla preistoria del territorio molese, seguito dalle vicende della peste del 1690-92, che qualche analogia presentano con l’attuale situazione pandemica. C’è, quindi, il lungo ed esaustivo articolo sulle unità di misura del passato, accompagnato da riflessioni sugli usi dei nostri antenati e delle loro propaggini fino a tempi recenti. Fanno seguito due saggi sull’architettura civile di Mola: com’erano fatte le case a schiera a partire da due secoli addietro (gran parte delle quali ancora esistenti) e l’ornamento di alcune case con testine scolpite. Questa parte si chiude con la narrazione dell’Associazione Arte&Musica, che tanta musica ha offerto ai nostri concittadini.

Nella terza e ultima parte, trovano posto varie rubriche più snelle, come “Il battesimo dei pesci”, che narra della genesi dei nomi dialettali degli organismi marini (in questo numero u scedégghie); “Molesi non molesi” dedicata alle persone che, venute da fuori, hanno fatto molto per la nostra comunità (il primo di cui si scrive è Don Ulisse Natale); “Dalla sporta dei ricordi” contiene tre racconti della Mola del passato (sui costruttori di carri agricoli, su pratiche divinatorie e su una canzoncina); infine, ci sono le recensioni dei libri su Mola di recente pubblicazione.

È interessante il fatto che, oltre a firme già note ci sono articoli scritti da firme inedite, alla prima esperienza saggistica.

San Michele e la Civetta è il frutto di un notevole sforzo editoriale, che ha prodotto un corposo volume di 160 pagine, un vero e proprio libro costellato da numerose figure a colori e con una curatissima veste tipografica. Il prezzo di vendita è stato volutamente tenuto molto basso, solo 8 euro. Il volume è distribuito presso tutti i punti vendita di giornali e libri a Mola. Uscirà con cadenza annuale.

Per informazioni, incluse quelle sulla spedizione di San Michele e la Civetta in Italia, contattare la redazione all’indirizzo e-mail redazionesmelc@gmail.com.

 

Questa recensione è stata pubblicata da Città Nostra online.